La Targa d’argento premia in questa edizione un uomo che ha saputo mettersi in gioco per gli altri, dedicandosi al prossimo anche nei momenti più drammatici della propria vita. Un uomo che ha provato in prima persona il dolore e la sofferenza e che ha scelto di investire tutte le sue energie per aiutare chi ne aveva bisogno. Il Premio internazionale di solidarietà alpina si conferma così come riconoscimento del valore di quanti sanno mettere da parte i propri interessi personali per dedicarsi alla solidarietà.
Don Joseph Hurton, profugo slovacco, ha alle spalle una vita sofferta. Nato nel 1928 a Pressburg – Macov, presso Bratislava, capitale della Slovacchia, viene emarginato dalla società e dal regime a causa della sua fede. L’esperienza in campo di concentramento, dal quale riesce a fuggire, lo segna profondamente nel fisico e nello spirito.La sua ansia di aiutare il prossimo fino alla dedizione totale lo ha portato lontano. Prima a Roma, dove prende i voti, poi la Val Badia e Sesto arrivando nel 1960 a Solda. Don Joseph comincia qui a sviluppare la sua più grande prospettiva, organizzare il Soccorso alpino. A far scattare la molla di questo progetto è la perdita di don Gottfried Leiter, travolto da una valanga.
Da allora la sua vita è dedicata, oltre alla parrocchia, alla montagna e al soccorso di quanti vi si trovino in difficoltà. Diventato capo del Soccorso alpino di Solda, organizza corsi gratuiti per i giovani alpinisti altoatesini e tante altre iniziative.
Il suo impegno costante e la sua dedizione lo rendono degno di importanti onorificenze, quali l’Ordine del cardo e la medaglia d’oro della Giunta del Tirolo.