La 48^ Targa d’Argento del Premio Internazionale di Solidarietà Alpina è stata consegnata sabato 21 settembre a Padre Antonio “Topio” Zavatarelli, parroco della comunità di Peñas in Bolivia, “uomo di chiesa e di montagna, per l’impegno con cui ha aiutato a uscire dalla miseria e da una vita di stenti tante persone sulle Ande di Perù e Bolivia”, come recita la motivazione ufficiale. La cerimonia di premiazione, ospitata al Paladolomiti di Pinzolo, ha visto intervenire numerose autorità e rappresentanti del Soccorso Alpino trentino e nazionale, oltre a una numerosa delegazione dalla Calabria.
Padre Zavatarelli, classe 1965, è originario di Menaggio, sul Lago di Como. Esperto alpinista, in Bolivia ha promosso il turismo come strumento di sviluppo in una regione ricca di bellezze naturali, ma molto povera economicamente, dando vita a un corso tecnico superiore, in collaborazione con l’Università Cattolica Boliviana, per formare giovani boliviani e dar loro la professionalità necessaria per farsi carico del lavoro turistico nella zona. Negli anni, padre Zavatarelli ha inoltre costruito rifugi, formato guide andine e lavorato per garantire assistenza e un futuro dignitoso ai propri parrocchiani.
“Siamo molto orgogliosi di poter premiare un uomo che ha dedicato tutta la sua vita per gli altri” ha commentato il presidente del Premio Angiolino Binelli, che ha istituito questo riconoscimento proprio per riconoscere l’impegno di chi rischia la propria vita per salvare il prossimo senza chiedere nulla in cambio.
“Quest’anno il Premio arriva fino in Sud America – ha aggiunto il vicepresidente Giuseppe Ciaghi – arricchendo ulteriormente un albo d’oro, in cui negli anni sono entrati russi e americani, cinesi e il popolo tibetano rappresentato dal Dalai Lama, a dimostrazione che la solidarietà è un valore in grado di superare confini geografici e ideologici”.
“Sono molto contento di ricevere questo premio – ha ringraziato padre Zavatarelli, – che accolgo a nome dei tanti ragazzi e ragazze che in questi anni hanno lavorato duro per dare un futuro a chi vive sulle montagne boliviane”.
Come ogni anno, il Comitato organizzatore ha voluto ricordare il sacrificio di chi ha perso la propria vita in operazioni di soccorso. Quest’anno, la Medaglia d’oro alla memoria è stata consegnata ai familiari di Antonio De Rasis, tecnico di Soccorso Alpino della squadra di Cerchiara della Stazione del Pollino, in Calabria, che il 20 agosto del 2018, a soli 31 anni, scomparve nelle acque del torrente Raganello. I genitori e i fratelli di Antonio sono stati accompagnati a Pinzolo da una cinquantina di persone, rappresentanti della locale stazione del Soccorso Alpino, parenti e amici, che hanno voluto dimostrare il loro grande affetto che li legava a questo giovane tragicamente scomparso.