Sabato 22 settembre a mezzogiorno, in omaggio a una tradizione che ormai si ripete da più di 40 anni, si è tenuta la solenne, toccante cerimonia della consegna della Targa d’argento e della Medaglia d’oro alla memoria del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina nella sala consiliare del municipio di Pinzolo. “Nella casa di tutti” come ha voluto sottolineare il sindaco William Bonomi, porgendo il saluto agli intervenuti, da Silvia Kathrein, la premiata, prima donna nella storia del Premio “protagonista eroica di una serie di salvataggi col cane da valanga nella gigantesca slavina di Galtür in Tirolo”, al sindaco di Galtur, ai famigliari di tante belle figure scomparse tragicamente in operazioni di soccorso, padri, mamme, fratelli che ogni anno tornano quassù per un abbraccio, per ritrovarsi insieme nel ricordo di tanti uomini generosi, eroici. Condividere lo stesso dolore, la stessa sofferenza, veder riconosciuti i valori, gli ideali per cui i propri cari si sono sacrificati, aiuta a sopportare meglio il dolore, ad andare avanti, dà un senso alla vita.
L’aula, gremitissima, creava una particolare intimità, sembrava stringere come in un abbraccio fraterno, pieno di calore e di umanità le delegazioni intervenute da tutta Europa, gli uomini del soccorso alpino e speleologico, i protagonisti di quello che ormai è diventato un rito, un rito che si ripete sempre alla stessa maniera, ma che sembra sempre nuovo, tanto forte è il messaggio che ne scaturisce. Dalle parole del cav. Angiolino Binelli, il suo ideatore, a quelle, sempre ispirate di Luciano Imperadori e delle numerose autorità civili e militari presenti -esponenti qualificati dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Magistratura, consiglieri provinciali, sindaci, rappresentanti della comunità di valle – e poi di Giacomo Santini per i Parlamentari della Montagna, di Patrizia Ballardini e di Piergiorgio Baldracco, il presidente nazionale del Corpo del Soccorso Alpino e Speleologico che non manca mai a questo appuntamento, sono uscite, anzi escono sempre considerazioni che fanno riflettere, esortazioni a ritrovare dentro ognuno di noi quanto c’è di buono, e a metterlo in pratica. Come succede in montagna, dove tutti sono uguali e dove tutti si danno una mano nel momento del bisogno. Baldracco, riferendosi alla tragica scomparsa di Massimiliano Puntar dentro una grotta in territorio allora jugoslavo, ha voluto sottolineare come non siano mai esistiti confini per chi corre ad aiutare un uomo in difficoltà.
La premiazione di Silvia Kathrein che ha salvato diverse persone col suo cane da valanga ha messo in evidenza anche l’importanza di questo animale nelle operazione di soccorso. Suggestiva la cornice, l’atmosfera creata dal Coro Presanella con i suoi canti all’inizio e alla fine della cerimonia. Il Comitato organizzatore formato dal presidente Angiolino Binelli, Giuseppe Ciaghi, Luciano Imperadori, Walter Vidi, Carmelo Genetin, Dino Leonesi, Roberto Serafin e da Fabrizia Caola, segretaria infaticabile e di straordinaria efficienza.
La consegna del Premio viene sempre preceduta e accompagnata da una serie di iniziative che hanno luogo il venerdì: l’incontro della premiata con gli scolari dell’Istituto comprensivo della Rendena, la mattina a Pinzolo, il pomeriggio a Caderzone, e dalla serata con la popolazioni e le delegazioni al PalaDolomiti, dove quest’anno è stato riproposto lo spettacolo di Antonia Dal Piaz e Rosario Fichera sui 60 anni del Corpo del Soccorso Alpino in cartellone al Filmfestival di Trento.