Per la prima volta il Premio internazionale di solidarietà alpina è stato assegnato alla memoria. A ritirare la Targa d’argento, che materializza questo significativo riconoscimento, è stato uno dei figli di Scipio Stenico, il medico trentino e, soprattutto, grande uomo di montagna che fu l’inventore e l’organizzatore in Italia del Corpo soccorso alpino.
Scipio Stenico, medico oculista, è scomparso all’età di 87 anni lasciando una marcata impronta ed un’alta eredità umana e professionale alla comunità di tutto il Trentino. Grande appassionato di montagna fu sempre fra i soci più attivi della Sat, preoccupandosi, fin dagli anni Quaranta, della sicurezza che la frequentazione della montagna pone.Proprio dalla Sat Scipio Stenico ricevette l’incarico di studiare una struttura organizzativa per il soccorso in montagna e nel 1952 a Pinzolo rese operativa la prima stazione di Soccorso alpino in Italia. Successivamente, nel 1954, il presidente nazionale del Cai chiese a Stenico di allargare a tutta Italia il suo progetto.Stenico ebbe ad occuparsi anche dei problemi tecnici legati alla progettazione e alla realizzazione, presso artigiani del Trentino, dei materiali da impiegare nelle operazioni di soccorso.
Per primo, nel 1956, sperimentò in collaborazione con il Centro sicurezza del volo di Linate l’impiego dell’elicottero in un’esercitazione di soccorso condotta sul ghiacciaio delle Lobbie, nell’Adamello. E la sua fu un’intuizione geniale considerando che oggi l’elicottero è proprio uno degli elementi fondamentali in ogni tipo di intervento in montagna.